LA VILLA DI BADIA, CASTEL COLZ
a cura di Stefano Favero
In alto, panoramica di Castel Colz. In basso, un’adiacenza di Castel Colz nel piccolo borgo di La Villa.
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Epoca: prime tracce nel XIV secolo.
Posizione geografica:
fra la Val Pusteria e il gruppo
dolomitico Sella ci sono due parchi sciistici regionali, il Pùez-Odle e il
Fànes-Sénnes-Bràies, che stringono la strada di Val Badia. Castel Colz è in
quella valle, a circa 1.300 m d’altezza, più vicino a Corvara.
Conservazione:
visto l’attuale utilizzo come
gotico hotel privato di lusso, lo stato di conservazione è ottimo. Previo
adeguato restauro di fine XX secolo.
Come arrivare: sull’A22 del Brennero si esce a Bressanone (Brixen) e con la SS49 per Brunico-Dobbiaco si imbocca la SS244 per Corvara: quattro/cinque chilometri prima ci si imbette nel piccolo borgo La Villa, dove si erge Castel Corz.
Come visitarlo: albergando nell’hotel di lusso che porta il suo nome, oppure chiedendo alla recepetion della proprietà alberghiera di far un piccolo giro dentro e fuori, per quanto compatibile con l’attività recettiva.
Castel Colz è un castello rinascimentale ubicato nel centro del piccolo abitato di La Villa (La Ila), nel comune bolzanino di Badia. Gli abitanti del luogo lo conoscono come “la gran ciasa”.
Le prime tracce dell'edificio risalgono al 1536, quando Hans von Rubatsch ebbe dall’imperatore Ferdinando I il permesso di costruire una residenza nobiliare. La realizzazione, in stile gotico, effettuata sopra uno sperone di roccia dolomitica, si concluse nel giro di un anno circa. Il castello è composto da quattro torri, di cui due rotonde ed altre due rettangolari. Successivamente l’edificio fu modificato dai Colz, di cui mantiene ancora il nome, e quindi dai Winkler e poi ancora dai Mayerhofer.
Il nome di Castel Colz è anche legato a quello di Francesco Guglielmo Brack (in ladino “Gran Bracùn”), cavaliere realmente esistito, anche se le gesta di costui vengono spesso collegate a mere leggende di crudeltà avvenute in Val Badia.
Castel Colz fu lasciato andare in rovina intorno al 1850, ma
nel 1988 fu restaurato per essere adibito a grandhotel di lusso.
©2009 Stefano Favero