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DOBBIACO, CASTEL HERBSTENBURG

a cura di Stefano Favero

scheda    cenni storici    video


Sopra e in basso: il Castel Herbstenburg di Dobbiaco visto dal centro del paese.

In basso: le massicce torri angolari e le merlature del castello.

 

 

Le massicce torri angolari e le merlature  Il portale d'ingresso lungo Via Maximilian  Il portale d'ingresso lungo Via Maximilian  Un’altra immagine del castello di Dobbiaco  Un’altra immagine del castello di Dobbiaco  Un’altra immagine del castello di Dobbiaco


 


Epoca: inizio del XVI secolo, eretto nel compendio di una preesistente torre.

Posizione geografica: Dobbiaco (Toblach) è un comune della provincia di Bolzano, nell'alta Val Pusteria. Si trova al limite del parco naturale delle Dolomiti di Sesto e Fanes-Senes-Braies.

Stato di conservazione: ottimo.

Come arrivare: il castello si trova nel centro del paese, in via Maximilian, alle spalle della chiesa parrocchiale. Per raggiungere Dobbiaco, si percorre la strada statale 69, da San Candido Rio di Pusteria. Dall'autostrada A22 Modena-Brennero, si può uscire al casello di Bressanone e poi seguire le indicazioni per Dobbiaco-Cortina d'Ampezzo.

Come visitarlo: il sito è privato e si può visitare dalla via e dalla piazzetta dietro la chiesa.

        

Cenni storici.

Non vi è una data certa di costruzione del castello degli Herbst. Prima dell'acquisto da parte loro, nel centro del paese esisteva solo un torrione ridotto a rudere. È nel 1500 che i fratelli Kaspar e Christoph Herbst lo comprano e ne fanno nascere un castello, ancor oggi contraddistinto dalla sua imponenza e dalle alte mura merlate. Gli Herbst, discendenti del ducato sloveno di Kranija, furono inviati a Dobbiaco dall'imperatore Massimiliano I d'Asburgo. Qui, trovato il torrione, decisero di eleggerne sede per il loro giudicariato. Christoph Herbst, soldato, arrivò a Dobbiaco dopo il conflitto con la Serenissima Repubblica. Suo fratello Kaspar invece, era un pacifico uomo di cultura e d'affari, fedele servitore dell'imperatore già dal 1477. Il suo arrivo a Dobbiaco nel 1500 anticipò quello del Kaiser Maximilian, che giunse sul luogo soltanto nel 1508. In tale occasione indisse la “dieta d'Augusta” e Schloss Herbstenburg fu la base strategica da dove sferrò un attacco al castello di Botestagno, senza avere alcun risultato. Nel 1511 l'imperatore tornò a soggiornare presso il castello dei fratelli Herbst, subito prima di avviare una nuova battaglia contro i veneziani. Con il trascorrere dei decenni il sito fu trasforato in una classica struttura difensiva fortificata. Venne dotato di torrioni angolari e di merlatura sull'intero perimetro delle mura. Un cunicolo sotterraneo segreto conduceva alla torre denonimata “Rossa”.

Qui va aperta una parentesi per citare una leggenda locale, secondo la quale una sera in cui al castello erano in corso dei festeggiamenti, Christoph Herbst si ubriacò e senza motivo fece imprigionare uno sconosciuto nelle segrete sotterranee e lasciarlo morire. Colpito dai morsi della coscienza, Herbst e sua moglie, si recarono a Roma a piedi per chiedere il perdono del peccato. Qui fecero voto di portare al collo una catena di ferro come segno di penitenza finché fossero vissuti. Per questo, ancor oggi nella chiesa di Dobbiaco, i due nobili in preghiera e con la catena al collo, sono raffigurati su una pala.

Entrambi i fratelli Herbst non ebbero mai figli e nel 1538 morirono entrambi. Non avendo discendenti il castello divenne proprietà dei fratelli Gössl di San Candido. I successivi passaggi di mano, videro proprietari Hans Karl Von Frak e, nel 1605, i signori Walther che assunsero il titolo di “Walther Von Herbstenburg”. Il castello venne comprato dai Klebesberg di Brunico nel 1747, quindi dai baroni Bossi Fedrigotti di Belmonte, e nei primi anni del 1900, dall'altro ramo dei Bossi Fedrigotti, gli Ochsenfeld.

Una macabra scoperta venne fatta nel 1906. All'interno della tenuta castellare vennero rinvenuti numerosi scheletri umani. L'ipotesi accreditata da vari storici è che una delle tante alluvioni che colpirono la zona possa avere allagato le segrete causano la morte dei prigionieri. Nel 1940 il castello Herbstenburg venne acquistato dalla contessa Sayn-Wittgenstein. Ella lo cedette in eredità ai nipoti (baroni Goldegg-Lindenburg). Nel 1960 il castello fu comprato e restaurato dall'attuale proprietario, il marchese Stefano Cavalcabò Misuracchi Fratta.

        

 

    

©2012 Stefano Favero. Il video non è stato realizzato dall'autore della scheda.

      


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