NALLES, castel DEL CIGNO
a cura di Stefano Favero
Il corpo principale di Castel del Cigno. In basso: uno degli edifici singoli che compongono il castello e che danno tutti su un unico cortile interno.
In basso, il cortile interno del castello.
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Posizione geografica:
Nalles è un piccolo paese sulla direttiva
Bolzano-Merano, in val d'Adige, a 14 chilometri dal capoluogo di provincia.
È il primo paese sulla cosiddetta “Strada del Vino”.
Stato di conservazione:
ristrutturato e ottimamente conservato.
Come arrivare:
da Bolzano, imboccando la superstrada “Mebo” Merano-Bolzano,
si esce ad Appiano e da qui si seguono le indicazioni per Nalles. Il
castello sorge all'uscita della gola del ruscello di Sirmiano,
immediatamente sotto Castel Payersberg. L'indirizzo è via Schwanburg, 16.
Come visitarlo:
Castel Schwanburg e la sua cantina sono aperti dal lunedì al venerdì dalle 9
alle 12 e dalle 15 alle 18. Il sabato, solo il mattino.
Le prime notizie di un certo rilievo su Castel Schwanburg risalgono al 1286, quando viene citato in un documento della parrocchia di Bolzano con l'appellativo di “Haus in der gaul”, cioè “casa nella stretta”. Dal XIV secolo l'edificio diventa proprietà del casato Boymont-Payersberg e, fra il 1560 ed il 1575, grazie all'opera di Jakob Von Payersberg, sarà assogettato a lavori che gli renderanno l'attuale aspetto. “Schwan” in tedesco significa “cigno”, infatti i Von Payersberg su stemma e scudi di casato riportavano sempre un cigno bianco su fondo blu, accanto all'immagine del toro nero. Questi due animali rappresentano ancor oggi anche lo stemma ufficiale del Comune di Nalles in cui sorge il castello.
Castel Schwanburg è un agglomerato di vari edifici singoli, ciascuno munito di scale e logge che danno su un unico cortile interno. Entrando nel castello si scorge lo stemma della casata Boymont-Payersberg risalente all'anno 1560. All'interno del cortile è perfettamente conservato l'orologio solare del 1563 mentre due tavole di età romana sono avvolte dal fogliame.
Castel del Cigno accoglie tra le sue mura la più antica cantina privata di
tutto l'Alto Adige ed è abitato dai discendenti di Rudolf Carli. Nella
cantina, accanto a centinaia di barriques francesi, ovvero botti realizzate
in rovere, vi sono numerose botti in legno a forma ovale risalenti al tempo
di Maria Teresa d'Austria.
©2012 Stefano Favero. Il video non è stato realizzato dall'autore della scheda.