NALLES, castel PAYERSBERG
a cura di Stefano Favero
Castel Payersberg.
In basso, il torrione circolare e la torre.
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Posizione geografica:
Nalles è ubicato all'inizio della “Strada del
Vino”, tra Bolzano e Merano, a 14 chilometri dal capoluogo provinciale, nel
cuore della Val d'Adige.
Stato di conservazione:
in rovina.
Come arrivare:
da Bolzano si prende la superstrada “Mebo” in
direzione di Merano e si esce ad Appiano. Da qui si seguono le indicazioni
per Nalles. Le rovine del castello si trovano su una roccia che sovrasta il
paese, a lato della gola del ruscello Sirmiano.
Come visitarlo:
la cima della roccia che sovrasta il paese è raggiungibile in auto. Il
castello si può poi visitare a piedi soltanto nella sua parte esterna.
Questa importante roccaforte del XIII secolo fu costruita dal Signore Payer, influente ministro del conte di Appiano nel 1165. La torre del castello, che è visibile dal sottostante paese di Nalles, è ancor oggi simbolo della località.
L'accesso al torrione, che è a forma rettangolare e distribuito su quattro piani, nel Medioevo avveniva attraverso la porta situata al secondo piano. Al terzo piano, quello abitato, vi si poteva giungere percorrendo la scala che saliva verso l'alto. Sempre sullo stesso piano vi sono un'ampia finestra di circa quattro metri ed un camino a punta tondeggiante che provvedeva a mantenere il caldo nella stanza nel periodo invernale. Da qui, attraversando un portoncino, si aveva accesso al camminamento di ronda, in legno, che percorreva l'intero torrione. A sud di esso campeggiava il piccolo palazzo, oggi ridotto a rovina. Nella parte orientale si intravedono i resti della cappella, costruita in stile tardo-gotico.
Nel XVI secolo Castel Payersberg fu ristrutturato dal cavaliere Jakob Von Boymont-Payersberg, che lo dotò di nuove fortificazioni. Sempre in quel periodo venne aggiunta la porta a nord. Essa rappresenta ancor oggi il portale di accesso con bastione circolare. Sopra il portone d'ingresso, dal 1560, viene posto lo stemma di famiglia.
Nel 1600 Marx Sittich Von Wolkenstein riferiva, attraverso un proprio documento, che il castello era decaduto e non abitabile. Probabilmente Castel Payersberg venne abbandonato perché nel frattempo fu edificato Castel del Cigno, il quale per ragioni logistiche meglio si adattava agli scopi residenziali dei proprietari. La roccaforte Payersberg restò proprietà degli omonimi conti fino al 1791, quando la stirpe si estinse.
Attualmente l'edificio appartiene alla famiglia Malpaga e
funge da residenza e da sede dell'azienda agricola che conduce.
©2012 Stefano Favero.