PONTE GARDENA, castel FORTE
a cura di Marta Tinor
In alto, a sinistra: veduta del castello di Ponte Gardena o Castel Forte; a destra: particolare della cinta muraria. In basso, due immagini del sentiero “medievale” che è una delle due strade di accesso al castello.
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Epoca:
la rocca originaria è conosciuta dal 1173.
Posizione geografica:
Ponte Gardena si trova nel
bolzanino a 627m di altitudine.
Conservazione:
eccellente o quasi.
Come arrivare:
dall’Autostrada del Brennero A22 si esce al
casello Bolzano Nord per svoltare subito a sinistra proseguendo per circa
15/20 Km fino a Ponte Gardena. Per arrivare si possono scegliere due vie:
una dalla chiesa di Ponte Gardena per un sentiero originario davvero
interessante, che in 15 minuti porta al castello (non è adatto ai passeggini
o ad altri marchingegni familiari, ma se l'ha fatto la sottoscritta che
certo non frequenta palestre, può farlo chiunque, anche se è il sentiero
ripido). Chi invece non ama l’avventura, può prendere la strada per
Castelrotto, comoda e asfaltata ma chiusa alla circolazione delle auto
perché parte dal cimitero (durata del percorso circa mezz’ora).
Come visitarlo:
Ponte Gardena è visitabile da Pasqua a fine ottobre, ma solo con la guida
apposita. Partenza ore 11:00, 14:00 e 15:00 (in luglio e agosto anche alle
16.00). Lunedì è chiuso.
La rocca originaria è menzionata nel 1173 da alcuni documenti storici. Fu eretta dai signori von Kastelruth. Dopo alcuni ampliamenti, nel 1290 venne ceduta a Meinhard II conte del Tirolo. Passò poi ai Villandro e nel 1360 a Caterina, ultima rappresentante di quel casato.
Caterina si marita con Federico di Wolkenstein e gli dà in dote il castello. I Wolkenstein rimasero proprietari del castello per circa sei secoli.
Pare che il castello abbia dato i natali al trovatore (e non solo) Osvaldo di Wolkenstein, che vi nacque - secondo quanto si sa - nel 1370.
Ponte Gardena divenne una prestigiosa dimora grazie ai lavori voluti tra il 1594 e il 1625 dal conte Engelhard Dietrich von Wolkenstein, che fra l'altro era un dotto umanista di un certo livello.
A causa della II Guerra mondiale Ponte Gardena riportò gravi danni e rovine, cadendo per questo nel dimenticatoio sino al 1967, quando il Burgen Institut lo prese sotto la sua ala protettrice.
Al suo interno si possono ammirare alcuni modelli in scala che
riproducono fedelmente vari altri castelli della regione. Ma le stanze che
più colpiscono sono senza dubbio la “Sala dei cavalieri” e la cucina.
©2009 Marta Tinor. Il video non è stato realizzato dall'autore della scheda.