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SLUDERNO, castEL COIRA

a cura di Stefano Favero

scheda    cenni storici    video


In alto, panoramica inferiore nord di Sluderno. In basso, a sinistra: dal paese, il castello si presenta posato su un poggio lungo il costone delle prealpi venostane; a destra: al termine del sentiero d'ingresso, la scalinata al portone principale del castello.

 

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La via esterna d'ingresso al castello  Un ingresso secondario del castello  Il lato sud del castello  Il maschio interno con la merlatura “ghibellina” o “a coda di rondine”

Due impianti stilistici a confronto...  Un torrione coperto lungo la cinta muraria  Qui le merlature sono “guelfe”, e le imposte hanno un'araldica particolare  La cinta muraria a parapetto del sentiero


 


Epoca: 1253-1260.

Posizione geografica: Sluderno, in tedesco “Schluderns”, si trova in Val Venosta nel Parco Nazionale dello Stelvio, provincia di Bolzano, vicino all'uscita della Valle Mazia.

Conservazione: ottimo.

Come arrivare: da Bolzano si prende la SS38 fino a Lasa. Da qui, si percorrono circa 10 km sulla SS40 e si raggiunge l'abitato di Sluderno. Per arrivare al castello è sufficiente seguire le indicazioni collocate nel centro del paese. A pochi metri dall'ingresso del castello è disponibile un comodo parcheggio.

Come visitarlo: Castel Coira è aperto al pubblico dal 20 marzo al 31 ottobre, esclusi i lunedì, con orario 10:00-12:00, 14:00-16:30. Per informazioni si può telefonare al 0473615241.

    

Cenni storici.

Questa fortificazione, la cui costruzione ebbe inizio nel 1253 ad opera del vescovo di Coira, in Svizzera, passò successivamente alla famiglia Matsch, all'epoca dominante in Valle Venosta. Il castello, eretto appena fuori dal borgo di Sluderno, risale perciò al XIII secolo e presenta però architetture romaniche, gotiche e rinascimentali. Fu realizzato allo scopo di fortezza a difesa dagli attacchi dei Balivi, per divenire poi la loro stessa residenza.

Oggi il maniero è in ottimo stato di conservazione per vari motivi: la proprietà è sempre rimasta la stessa da oltre cinque secoli; il castello non ha mai subito attacchi, a parte quello del 1499 durante la battaglia di Calven fra engadini e tirolesi; il clima della Val Venosta, costantemente secco.

Dal 1983 il proprietario del castello è Johannes Trapp.

All'interno di Castel Coira si rinvengono la Sala San Giacomo, di notevole valore artistico e che risale al XVI secolo; la Sala Matscher, che espone tutti i ritratti degli antenati, e la “Stanza degli Artigiani” con i “Lutscherne”. Molto interessanti anche le incisioni lapidarie all'interno della cappella e la volta rinascimentale in marmo di Lasadel porticato. Imperdibile, però, è la Sala d'Armi, forse la più grande d'Europa se non del mondo, ove vi sono centinaia di armature esposte. Una di queste appartenne a Matthaus Gaudenz, penultimo discendente della famiglia Matsch. Si tratta di un'armatura di piccola taglia, creata apposta per Gaudenz, allora decenne, che già partecipava ai tornei riservati ai piccoli cavalieri.

Su Gaudenz sopravvive ancora una leggenda secondo la quale Mattheus, unico discendente maschio della famiglia, era destinato alle armi ed al comando nei territori familiari. Tuttavia il giovane conte non voleva abbandonare il suo mondo incantato di bambino, così chiese al padre un anno di attesa prima di prendere pieno possesso della gestione degli affari della proprietà familiare. In quei dodici mesi avrebbe decorato il loggiato del castello. Non avendo però l'ispirazione per farlo, andò nei vicini boschi della Valle di Mazia, dove gli uccelli gli raccontarono storie fantastiche suggerendogli così le idee per le decorazioni del maniero. Ad una condizione, però: che fosse vietata la caccia nel territorio. Il giovane Gaudenz mantenne la promessa e decorò il loggiato con figure di animali e personaggi da fiaba, tuttora visibili.

     

    

 

©2009-2012 Stefano Favero. Il video non è stato realizzato dall'autore della scheda.

      


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