VELTURNO, castELLO
a cura di Stefano Favero
In alto, il castello visto dall'esterno, da sud. In basso: a sinistra, il torrione angolare del castello; a destra, le tipiche finestre sporgenti usate nel Nord, lungo la parete esposta a Mezzogiorno.
clicca sulle mmagini in basso per ingrandirle
Epoca:
XVI secolo.
Posizione geografica:
Velturno (in tedesco “Feldthurns”) si trova nella
zona prealpina tra Chiusa e Bressanone, lungo la Valle dell'Isarco.
Conservazione:
totalmente restaurato ed in
ottimo stato.
Come arrivare: distante 34 km circa da Bolzano, Velturno si raggiunge percorrendo l'autostrada A22 Modena-Brennero, in direzione del confine. In alternativa si può percorrere la SS 12 dell'Abetone e del Brennero, sempre in direzione del confine e seguendo le indicazioni per Velturno. Giunti in centro, si parcheggia l'auto in piazza e con pochi passi si entra nel castello.
Come visitarlo: il castello è aperto da marzo a novembre, con visite guidate per le 10:00, 11:00, 14:30 e 15:30 (dal 15 giugno al 15 settembre, anche alle 16:30). Gruppi e comitive possono chiedere visite guidate in altri orari chiamando lo 047.2855525.
Velturno, di cui si hanno tracce di epoca preistorica, aveva già un castello risalente al 1112, edificato dai vassalli locali. Si chiamava castello Ziern, e oggi non c'è più, anche se ne è certa l'esistenza. Dopo qualche secolo, sono i vescovi locali a dotare il posto di un nuovo castello, l'attuale.
Schloss Feldthurns fu eretto appunto nel 1577 per volontà del vescovo Thomas von Spaur e fu completato undici anni dopo, nel 1587. In puro stile tardo-rinascimentale, l'edificio, nella sua storia, svolse quasi esclusivamente la funzione di una residenza estiva, come appannaggio dei vescovi-principi di Bressanone, funzione svolta ininterrottamente fino al 1803. In quell'anno post-rivoluzionario entrò nel novero delle proprietà francesi prima, e imperiali poi, per passare molto più tardi in mani private.
Nel 1978 un principe del Liechtenstein, tale Johannes II, lo regala alla Provincia autonoma di Bolzano, che provvederà a restaurarlo per l'intero.
Già all'epoca della costruzione, in tutto il circondario era molto famoso il “Giardino dei cervi”, un'ampia zona riccamente piantumata ricavata nella la cinta muraria di Velturno, con una grande voliera affiancata da un piccolo lago, dove trovavano spazio svariate specie ittiche.
Oggi il maniero si presenta con una cinta muraria merlata circondata da imponenti alberi di castagno. All'interno delle mura invece, trova collocazione un ampio giardino verde.
Nelle ampie stanze dell'edificio, non passano inosservati i manufatti in legno lavorato in stile rinascimentale, in particolare quelli della sala principesca, molto suggestivi. Il salone presenta anche un bel soffitto a cassettoni dorati, pareti ricche di finissimi intarsi e una stufa ottagonale rivestita di stupende maioliche colorate che rappresentano stemmi nobiliari e scene di caccia, ispirate alla Bibbia. Sono da notare anche le porte scolpite, gli affreschi a secco e la fattura delle serrature delle porte.
In Castel Velturno è allestita una raccolta d'arte sudtirolese di autori che vanno dal XV e XX secolo. Nella cancelleria del castello è stato altresì sistemato un museo che ospita manufatti artigianali e utensili agricoli molto interessante.
©2009-2012 Stefano Favero. Il video non è stato realizzato dall'autore della scheda.