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Bettona, borgo fortificato

a cura di Stefano Favero

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Un ingresso secondario di Bettona. In basso, a sinistra: la torre quadrata contrafforte al guardia dell’ingresso secondario al borgo; a destra: una porta d’ingresso a cateratta in cui si intravvedono le strutture di chiusura a saracinesca.

  

In basso, Un corso stradale lungo le vecchie mura di Bettona.

   

Le mura di camminamento di Bettona  Un portone d’ingresso al borgo di Bettona evidentemente ricavato in un secondo momento per usi “civili”  Costruzioni civili successive, aggettate sulle mura castellari originali  Un edificio signorile elevato a strabiombo sulle solide mura castellari  Altri edifici civili ricavati dagli angoli castellari  Le nuvole paiono carezzare i tetti delle abitazioni civili post-castellari del borgo di Bettona…  Il campanile della chiesa di S. Crispolto, rimaneggiata nel XVII secolo

Altri edifici civili costruiti su parti di mura di origine anche etrusca  Portale trionfante d’ingresso ottocentesco, con insegne reali e quasi littorie certamente fuori tema  Le mura di Bettona lungo la strada che le circonda  Edifici civili incastonati nelle antiche mura perimetrali di Bettona  Strutture ammodernate del borgo di Bettona  Non possono mancare in un borgo medievale su base etrusca i vicoli e le viuzze che disdegnano le auto  Un piccolo corso nel centro di Bettona

Antico e moderno di sorveglianza in via dei Monasteri  L’ambiente urbano tipico dei borghi umbri e di centro-Italia si ritrova anche a Bettona  Il campanile in laterizio di una chiesa centrale  Il palazzo del municipio di Bettona, con tetto a padiglione  Il Palazzetto del Podestà, del 1371  Non può mancare, all’ingresso di una viuzza, l’insegna in “stile” medievale di un ristorante  L’ingresso arborizzato di un palazzetto civile

Ancora vicoli e viuzze di Bettona  La stradina urbana prosegue fino all’uscita posteriore sulle mura di Bettona  Davvero difficile scorrere con le auto a Bettona…  Edifici civili del borgo di Bettona  Il chiostro benedettino di San Crispolto  Altra immagine del chiostro di San Crispolto  Altra immagine del chiostro di San Crispolto

L’arco passaggio per il “vicolo” di Beatopietro  Viuzza in salita con due archi in laterizio  Altri ambienti urbani a un crocevia di Bettona  Ancora un arco che dà su una normale facciata di civile abitazione  La torre quadrata con scarpa all’ingresso di Bettona  Panoramica del borgo di Bettona


 

      

      


Epoca: dal IV secolo a.C.

Conservazione: ottimo.

Posizione: Bettona si trova nel cuore dell'Umbria, su una collina a metà strada fra Bevagna e Perugia e dista circa venti chilometri da Perugia e da Assisi.

Come arrivarci: percorrendo la SP403. Per chi giunge dalla strada di grande comunicazione E45 Orte-Ravenna è consigliabile uscire a San Martino in Campo, quindi proseguire seguendo le indicazioni per Torgiano-Bettona.

Come visitarlo: a piedi.

     

La storia

Le prime notizie dell'etrusca “Vetumna” (che probabilmente significa “luogo degli antichi”), affondano a circa 2400 anni fa. Di quel periodo rimangono oggi tracce della cinta muraria e di una tomba. Considerata località strategica, in quanto per Bettona passava la Via Amerina, in epoca romana essa si organizza in municipio e viene ascritta al gruppo tribale “Clustumina”. Coll'avvento del cristianesimo la cittadina viene evangelizzata da San Crispolto, giunto in Umbria dalla lontana Asia. È nel 548 che Bettona conosce la prima distruzione per mano dei barbari di Totila. Diventa così dominio bizantino. Nel decennio successivo, anche se non esiste una data certa, passerà al ducato longobardo di Spoleto. Agli inizi dell'undicesimo secolo, probabilmente nel 1018, i monaci benedettini vi fondano l'abbazia, che per molti anni dipenderà dal vescovo di Assisi. Parte del ducato ecclesiale viene ceduta nel 1199 dal duca spoletino. Questo passaggio fa sì che la popolazione diventi sudditanza della chiesa anziché dell'impero. La sottomissione di Bettona ad Assisi è datata al 1223.

Oltre un secolo più tardi, nel 1352, la cittadina cerca di rendersi autonoma da Perugia ma è assediata e data alle fiamme. I Perugini risparmiano dalla distruzione soltanto le chiese. Il cardinale Albornoz, nel 1367, ordina la ricostruzione di Bettona con una dotazione di mura più massiccia, pur se più piccola della precedente. Fra gli anni 1389 e 1426 il borgo è sottomesso alla signoria dei Trinci da Foligno. Da questo momento il papa la concede ai perugini Baglioni, ma gli abitanti insorgono contro la decisione pontificia. I Baglioni guideranno la città con la forza e l’imposizione fino al 1648, quando la località passerà al dominio papale. Vi resterà fino all'unificazione dell'Italia.

Oggi il centro storico è racchiuso completamente dalla cinta muraria che poggia parzialmente su quella originaria, etrusca. Le mura sono composte da grandi pietre d'arenaria. Il portone in legno di accesso al borgo (Santa Caterina) fu certamente realizzato nel periodo delle grandi guerre medievali, quando la sera era necessario sprangare l'entrata alla città e proteggersi all'interno delle mura. I segni più evidenti del periodo medievale sono la chiesa di San Crispolto, che è anche patrono di Bettona; l'oratorio di Sant'Andrea, con soffitto ligneo a cassettoni e un altare settecentesco; la collegiata di Santa Maria Maggiore, fondata all'inizio dell'era cristiana e poi ingrandita nel 1225. Dell'edificio gotico-romano rimane una cappella. Tra le architetture civili vanno citate Palazzo Biancalana, il Palazzetto del Podestà del 1371, Palazzo Baglioni e, appena fuori dalla cinta muraria, la villa del Boccaglione con annessa chiesetta romanica di San Quirico. È stata invece trasformata in residenza privata la Badia di San Crispolto, dondata dai benedettini intorno all'anno Mille.

       

    

©2013 Stefano Favero. I video non sono stati realizzati dall'autore della scheda.

        


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