Sei in: Mondi medievali ® Castelli italiani ® Umbria ® Provincia di Perugia |
TORCHIAGINA, TORRE
a cura di Stefano Favero
La torre di Torchiagina rinchiusa nel borgo. In basso, il mastio della torre si erge nel verde arboreo.
In basso, particolare del mastio.
In basso, la cima della torre fra pini ed abeti.
Epoca:
XIV secolo.
Conservazione: buono.
Posizione: Torchiagina è una frazione di Assisi di qualche centinaio di abitanti, 8 km ad est del capoluogo, sulla destra del fiume Chiascio a 220 m s.l.m.
Come arrivarci: da Assisi si percorre la strada per Pianello. Giunti a Torchiagina, appena fuori dal centro del paese, si scorge la torre nelle vicinanze dell'abitato di Petrignano di Assisi.
Come visitarla: situata all'interno di una proprietà privata, la torre è parzialmente visibile da una strada urbana nei pressi del camposportivo del paese.
Il nome della torre deriva da “Clasina”, toponimo latino del fiume Chiascio. Dal quattordicesimo al sedicesimo secolo ebbe un ruolo strategico perché ubicata in zona di confine, dapprima col ducato di Spoleto e successivamente come avamposto di Assisi verso Perugia. Per quasi due secoli Torchiagina rimase al centro di scontri armati molto violenti.
Nel 1540, durante una delle ultime battaglie, vi si svolse una nota vicenda amorosa culminata poi in tragedia. Il conte Braccio II di Grifonetto Baglioni aveva rinchiuso nella torre sua moglie Marsilia (o Ventura). Suo genero, Annibale Baldeschi, aveva il compito di sorvegliarla. I due divennero in breve amanti e, quando il conte se ne accorse, li fece trucidare. Non solo, Braccio II fece anche decapitare Cesare Baldeschi, fratello di Annibale. La sua testa fu poi esposta nella piazza di Perugia.
Torchiagina fu promossa a “contea” nel 1571 e concessa alla famiglia bergamasca dei Bindàngoli, che vi appose il proprio stemma. Otto anni più tardi questo borgo ospitò il cardinale Carlo Borromeo, rettore del ducato di Spoleto, giunto a Torchiagina per eliminare definitivamente i dissidi tra le varie frazioni e borghi di Assisi. Da questo momento la torre ed il suo borgo divennero proprietà della famiglia Fiumi di Roncalli. Così fu fino al 1750.
©2013 Stefano Favero.