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PICO, CASTELLO
a cura di Tommasino Marsella
Veduta del castello di Pico; in basso: la torre Ovest.
In basso, l'ingresso e la torre dell'Orologio.
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Epoca:
il castrum Pika in pratica corrisponde al
paese stesso di Pico.
Ubicazione:
in Largo
Carbonaro, una piazzetta del centro storico del paese.
Stato di conservazione:
il castello, attualmente oggetto di importanti lavori di ristrutturazione,
è comunque in buono stato di conservazione.
Come arrivarci: come si evince dalla cartina, può essere raggiunto in auto uscendo al casello di Ceprano dell'A1 e proseguendo sulla SS. 82 per Pico. La posizione "strategica" del castello permette di raggiungerlo anche via ferrovia Roma-Napoli, scendendo alla stazione di Isoletta e successivamente prendendo l’autobus Co.Tral. per Pico.
Il castello corrisponde praticamente al centro storico di Pico, ed è situato sulla cima di una collina ai piedi dei Monti Ausoni, a circa 194 m sul livello del mare, praticamente tra la vecchia Via Latina, strada consolare che univa Aquino alla città di Fregellae, e la antichissima Via Appia che passa per Fondi e Formia.
Ha origini antichissime e purtroppo poco documentate. Secondo alcuni
studiosi prese la denominazione da Picus, dio romano dei boschi, a cui
i Prischi, antichi abitanti dei luoghi, innalzarono dapprima un'ara
votiva, per poi impiantare, intorno a questo luogo di culto sito sulla
cima di un colle solitario, una comunità vera e propria.
Così, narrano, nacque il castello, fondato intorno al secolo XI
da un certo Giovanni Scinto, signore di Aquino; intorno al castello,
sulle ultime terre dei Volsci, si sviluppò quindi il paese di
Pico.
Esternamente è possibile visitarlo sempre; internamente invece, proprio perché sottoposto a lavori di restauro, è almeno per il momento (2007) chiuso al pubblico.
Per ulteriori informazioni rivolgersi al Comune di Pico (www.paesionline.it/lazio/pico/comune_pico.asp).
©2007 Tommasino Marsella. I video (aggiornamento 2013) non sono stati realizzati dall'autore della scheda.