Sei in: Mondi medievali ® Castelli italiani ® Lombardia ® Provincia di Bergamo |
BIANZANO, CASTELLO SUARDO
segnalato da Marilena Vitali, dal sito dell'Associazione di Promozione Culturale e Turistica Pro Bianzano
Immagini del castello.
Epoca: si vuole che il primo impianto risalga all’anno 1221, come riportato su una pietra che è sulla spalla destra del portale del cortile.
Conservazione: buona.
Come arrivarci: dalla Strada Statale 42 (da Bergamo verso Lovere), circa a metà del lago d’Endine, dopo il comune di Spinone al Lago, imboccare a sinistra la strada provinciale che, oltrepassato il comune di Ranzanico e in direzione della Valle Rossa, giunge a Bianzano dopo 8 Km.
Il castello Suardo è certamente l'opera monumentale di Bianzano, paragonabile ad un piccolo Colosseo per grandezza e fama di storia. Sorge ai piedi del centro abitato ed è rivolto verso la Valle Cavallina, che domina con la sua imponenza.
Il complesso a due piani ha robustezza di mura salde, di forma perfettamente quadrangolare con gli angoli orientati verso i quattro punti cardinali.
è dominato da una torre incentrata nel lato d'ingresso, di notevole altezza (m. 25). tuttora efficiente per maestà di costruzione, a base di pietre squadrate, resistenti ai geli della zona montana, scavate sulla montagna sovrastante. L'edificio è diviso da una lieve cornice di sasso marrone di Sarnico in due parti: l'inferiore è fatta a bugne con blocchi di notevole dimensione e ben connessi.
Il portale è di stile gotico con arco a sesto acuto, dominato dal blasone o stemma nobiliare.
è recintato da doppio ordine
di mura, racchiudenti vallo e ponte levatoio, con due torrioni sporgenti
dalle mura, per potersi difendere in caso di assalti dalla valle. In uno
spigolo dell'edificio si riscontrano tuttora alcuni elementi di merlatura
ghuelfa.
Lo stemma della famiglia Suardo, collocato sopra il portale d'ingresso al
Castello, rappresenta un leone rampante e un'aquila artigliante che azzanna
una preda di selvaggina. I colori sono il giallo ed il rosso. In occasione
della rievocazione storica il centro abitato viene adornato con innumerevoli
stendardi raffiguranti lo stemma nobiliare.
L'atrio d'ingresso ed il cortiletto interno. Il castello di Bianzano non fu mai abitazione nobiliare, ma "castello-ricetto", ossia ricovero a difesa di prodotti agricoli, per via della posizione in collina, e rifugio per i viandanti, commercianti, trafficanti.. Lo testimoniano il secondo ed il terzo piano, tutti in terra battuta, le sole quattro bifore al piano più alto e i lunghi locali sovrapposti in lato valle.
L'atrio fu
probabilmente affrescato in poco tempo da una bottega di artigiani,
incaricati di abbellire il castello in occasione della visita dei conti
Suardo. Ciò è testimoniato dall'assenza del segno di fine giornata, che
dimostra che l'affresco fu realizzato senza interruzione di tempo per essere
terminato prima della visita dei conti. L'atrio d'ingresso pavimentato a
ciottoli è coperto da volta a botte, è dipinto con vivaci colori da mano
maestra, configuranti amorini che giocano, adorni di ghirlande di fiori
secondo lo stile cortigianesco del tempo, e raffigura altresì le quattro
virtù cardinali, perché sede di giustizia. Sulla volta sono ancora visibili
le raffigurazioni degli
stemmi dei Suardo
e
dei Visconti.
©2008. Questa pagina è precedentemente apparsa nel sito www.cortedeisuardo.com/index.htm, ed è qui ripubblicata con il consenso dell'Associazione di Promozione Culturale e Turistica Pro Bianzano.