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ALBA, PALAZZI MEDIEVALI
a cura di Federica Sesia
scheda cenni storici per saperne di più video
In alto, il medievale Palazzo Marro. In basso, da sinistra, un'opera conservata nel Museo Eusebio; il Palazzo del Comune; la Cattedrale.
Come arrivarci: con le autostrade A6 Torino-Savona, uscita Marene; A21 Torino-Piacenza, uscita Asti Est; A33 Asti-Cuneo, uscita Alba.
Passeggiando per le vie della città di Alba si respira un’aria medievale, le sue case, le sue torri, le sue chiese sono lì a testimoniare un affascinante e ricco passato. Le prime tracce di un insediamento in quest’area risalgono al neolitico; l’influenza romana è testimoniata a partire dal 190 a.C. con la sottomissione dei Liguri Stazielli, che abitavano nel territorio di Langa, compreso tra il Bormida e il Ticino. Il centro prese poi la denominazione di Alba Pompeia, conoscendo un intenso sviluppo.
Durante le invasioni barbariche fu saccheggiata dai Burgundi, dai Longobardi e dai Franchi ed ebbe un breve periodo di prosperità sotto il dominio di Carlo Magno. L’impoverimento causato dalle ultime invasioni del X secolo portò alla soppressione della diocesi di Alba che fu unita a quella di Asti e Savona.
Con l’avvento di Aleramo, che ottenne dall’imperatore Ottone la signoria sulle Langhe cominciò un periodo di stabilità politica, che portò ad un rifiorire dell’agricoltura e dei commerci nella zona e alla rinascita della stessa città di Alba; in questo periodo furono redatti anche i primi Statuti.
La città ottenne a partire dal 1158 molti favori da Federico Barbarossa come ricompensa per la sua fedeltà, perciò molte nuove e ricche famiglie scelsero di stabilirsi nella cittadina, dando inizio ad un notevole sviluppo edilizio, che coinvolse anche le zone limitrofe. Il Comune stesso rafforzò le mura costruendo numerose torri.
Nel pieno Medioevo la città seguì le vicende degli Aleramici, degli Angioini, dei Paleologi sempre in rivalità con la vicina città di Asti.
L’impianto romano su cui è nata sviluppata Alba è stato implementato nel Medioevo con importanti strutture architettoniche di pregio come torri, casseforti, alcune decorate con fregi in cotto ancor oggi ben visibili, e chiese con apparati pittorici significativi (Macrino d'Alba, Gandolfino da Roreto e Barnaba da Modena).
Tra i palazzi merita segnalare in particolare Palazzo Marro (Casa
Graziano), chiamato anche "il castellaccio", tipica casa-torre medievale;
Palazzo Serralunga, recentemente restaurato, che ispirò Alfredo D'Andrade per la
"Casa e Torre d'Alba" al Borgo Medioevale di Torino (Studi di Giovanni Donato);
e la cosiddetta "Casa Do" (Casa della Danza), che presenta una cornice
marcapiano con putti e danzatori, un motivo iconografico e decorativo ripreso al
Borgo nella "Danza dei Folli" (http://www.borgomedievaletorino.it).
Infine, da vedere il duomo di San Lorenzo, costruzione gotica della fine del XV
(la facciata è stata rifatta nell’Ottocento; si ppssono notare l’abside
poligonale e il campanile a bifore. Nell’interno si può ammirare il coro igneo
intarsiato di Bernardino Fossati), e la chiesa di San Domenico,
costruzione gotica del XIII-XIV secolo, più volte rimaneggiata, con abside
poligonale.
Rinaldo Comba, Alba medievale,
per il periodo che va dal VI al XIV secolo.
Il Museo Civico "Federico Eusebio" nacque alla fine dell’Ottocento come raccolta
storico-archeologica, e racchiude nei suoi numerosi reperti la storia della
città e il suo sviluppo.
Siti di riferimento: www.comune.alba.cn.it; www.famijaalbeisa.it
©2010 Federica Sesia. Il video (inserito nel 2015) non è stato realizzato dall'autore della scheda.