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MONTALTO DORA, CASTELLO
a cura di Federica Sesia
scheda cenni storici video aggiornamenti
Immagini del castello.
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Conservazione: il castello è oggi in parte visitabile.
Il castello di Montalto Dora, facente parte del Borgo, che risale all’epoca romana, si presenta come una fortezza-sentinella sul Monte Crovero in posizione dominante sul parco dei cinque laghi di Ivrea, sul profilo della Serra morenica.
Le prime attestazioni dell’esistenza di questo sito risalgono al
1141; infatti in un documento viene menzionato per la prima volta il «castrum
montsalti», e si sottolinea che è affidato alla giurisdizione del vescovo di Ivrea.
La fortezza gode di una posizione strategica militare estremamente importante per la sorveglianza dell’accesso alla Valle
d’Aosta, e pertanto nel 1313 passa tra i possedimenti dei Savoia e diventa un punto di riferimento per la strategia espansionistica della casata.
A questo periodo risalgono anche una serie di interventi che ne delineano la conformazione architettonica
attuale: viene costruito il mastio e sono rafforzate le mura con una serie di opere difensive.
Nel 1403 il castello viene infeudato ai De Jordano di Bard che proseguono gli interventi di ampliamento della fortezza, tra cui la costruzione della torre Chiaverana, della cappella e del campanile.
Il castello nel corso della sua storia subisce numerosi attacchi e assalti di cui il più devastante risale al 1641:
ne viene completamente smantellato al proprio interno.
Fino all’Ottocento la fortezza è di proprietà della famiglia Vallesa, per poi passare al conte Severino dei Baroni di Casana, il quale avvia una campagna di restauri atti al recupero delle strutture architettoniche.
Questi interventi sollecitano anche l'interesse di alcuni studiosi dell’epoca, come l’ingegner Nigra e l’architetto archeologo D’Andrade,
al quale si deve l’edificazione del Valentino.
Oggi il castello agli occhi del visitatore offre una pianta quadrata irregolare con una doppia cinta, una grande torre che domina la parte interna, la cappella, diversi ambienti visitabili e il camminamento di guardia.
L’elemento più interessante è sicuramente la cappella di piccole dimensioni, la cui facciata principale presenta tracce di decorazione parietale, affreschi raffiguranti San Cristoforo e la Madonna del latte con bambino; anche all’interno, organizzato ad aula unica con presbiterio vi sono numerosi frammenti pittorici.
Queste testimonianze iconografiche, come sostengono gli studiosi, potrebbero rivelare dati importanti, in quanto il castello è collocato in una posizione strategica non solo militarmente ma anche
rispetto alle vie di pellegrinaggio, poiché si trova sulla via Francigena, il percorso tra Canterbury e
Roma.
©2005 Federica
Sesia