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SAN ROMANO IN GARFAGNANA, CASTELLO DELLE VERRUCOLE
a cura di Elisa Delgrosso
Panoramica del castello. In basso, a sinistra: un'altra immagine del castello; ancora molto è il lavoro da fare attorno alla struttura, che per tanti anni è stata abbandonata a se stessa in mezzo ad una natura rigogliosa; a destra: vista dal mastio del centro abitato.
Epoca: i primi documenti che parlano della fortezza risalgono al 1027, ma l’aspetto attuale è riconducibile alla prima metà del XV secolo.
Stato
di conservazione:
purtroppo non
buono. La struttura è stata abbandonata per anni e ridotta ad un ammasso di
ruderi invasi dalla vegetazione. Solo con un recente e poderoso intervento di
restauro la fortezza ha ritrovato una sua stabilità architettonica.
Come arrivarci: il castello si erge sopra l’abitato omonimo di San Romano, in Garfagnana. Si raggiunge dall'uscita di Lucca sulla A11 Firenze-Mare, seguendo prima la SS12 dell’Abetone e del Brennero, poi la SS435 della Garfagnana fino a Castelnuovo. Da qui si seguono le indicazioni per San Romano da dove è facile salire a Verrucole.
Come visitarlo: il castello è di proprietà pubblica e visitabile gratis. Il Comune di San Romano l’ha infatti acquistato nel 1986 per pochi milioni di lire ed ha poi provveduto ad una lunga serie di restauri e scavi archeologici, tuttora in corso.
Verrucole
sorge al centro dell'alta Garfagnana e il suo castello, meglio noto come fortezza,
è considerato la più importante vestigia medievale della zona. Tracce di
antichissimi insediamenti in loco sono costituiti da numerosi ritrovamenti
neolitici, da una necropoli ligure (presso San Romano), dal percorso della
romana Via Clodia, ma le prime testimonianze scritte risalgono al Medioevo.
Il
territorio era diviso e conteso fra due signorie feudali, i conti di Bacciano
del cui castello non esistono più tracce e dei ben più potenti Gherardinghi,
che ebbero la loro sede nel castello delle Verrucole fino al 1285. Da qui in
poi il castello fu teatro di numerose battaglie, fino a che nella seconda metà
del Cinquecento divenne dominio esclusivo dei duchi D’Este, che lo tennero
fino all’Unità d’Italia.
Il
passare del tempo e l’abbandono hanno fortemente compromesso questa
struttura fortificata, la quale di fatto rappresenta uno dei più ammirevoli
esempi di castelli toscani, per le sue dimensioni e la sua collocazione
altamente strategica, contornato da una splendida cornice naturale composta
dalle Alpi Apuane, dagli Appennini e dal parco naturale dell’Orecchiella.
Grazie
ai resti ancora ben visibili, si possono facilmente dedurre i corpi di
fabbrica che un tempo costituivano l’area fortificata, a cominciare da due
cortine murarie dotate di beccatelli e camminamenti. La fortezza era stata
originariamente pensata con due nuclei posti all'estremità del colle, la
“Rocca Tonda” al vertice più elevato a sud e la “Rocca Quadra” a
nord. La Rocca Tonda è anche il nucleo più antico, probabilmente dell’XI
secolo, costituito da un massiccio mastio di forma ottagonale, al quale si
accede salendo una ripida scala in pietra e dove erano collocate le stanze del
signore, poste su due piani.
Particolare interessante, una splendida cappella che rimane pressoché intatta, anche se a cielo aperto, sovrastata da una struttura apposita nel suo perimetro, scandito da due colonne con capitelli scolpiti.
Un
gioiellino medievale, tutto da visitare approfittando dell’occasione per
scoprire le bellezze naturali che offre la Garfagnana.
Aggiornamento fotografico (di Fernando Giaffreda)
© 2007 Elisa Delgrosso.