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PETRIGNANO DI ASSISI, BORGO, CASTELLO
a cura di Stefano Favero
Un’inquadratura del torrione orientale del castello di Petrignano. In basso, a sinistra: un’altra inquadratura del torrione orientale; a destra: il lato esterno sud del borgo visto dal ponte sul Chiascio.
Epoca:
prime notizie del
borgo risalenti all'inizio dell'XI secolo, il castello al XIII secolo.
Conservazione: vicoli, archi, volte e castello molto ben conservati.
Posizione: Petrignano, frazione di Assisi da cui dista otto chilometri, si trova in provincia di Perugia, sulla destra del fiume Chiascio.
Come arrivarci: in auto, da Assisi, si raggiunge percorrendo la SR147 in direzione di Pianello. Provenendo dalla strada di grande comunicazione E45 si esce a Collestrada oppure a Bastia Umbra e, da queste località, si seguono le indicazioni per Petrignano.
Come visitarli: lasciata l'auto nel parcheggio adiacente al ponte sul fiume Chiascio, all'entrata del paese, si possono visitare il borgo ed il castello a piedi.
“Petronianum”, ovvero “proprietà di San Pietro”, è il toponimo di Petrignano di Assisi, che compare per la prima volta in un documento del 1027. Analogamente ai toponimi latini di origine prediale, il nostro caso indica il complesso di beni immobili affidati al monastero dei frati benedettini di San Pietro di Perugia. Corrado II, detto “il Salico”, per intercessione del pontefice Giovanni XIX, nel 1027 prende in consegna il monastero con l'impegno di garantirgli protezione. Nel 1232 Petrignano era un borgo abitato da circa duecento persone dedite all'agricoltura. Nel secolo successivo vennero costruiti prima il ponte sul Chiascio e successivamente il castello. Entrambe le opere furono oggetto di contese furibonde fra i feudi di Perugia e di Assisi. Le continue lotte portarono ripetute distruzioni, tanto che all'inizio del sedicesimo secolo il ponte non esisteva già più, tanto che per traghettare le persone da una riva all'altra del corso d'acqua era disponibile soltanto una piccola barca.
Occorre attendere il 1875 per il ripristino del vecchio ponte, ma furono i Tedeschi in fuga nel giugno 1944 a distrussero nuovamente con un bel bombardamento. La struttura attuale è stata ricostruita l’anno dopo, nel 1945.
Il castello di Petrignano rappresenta uno dei tanti castra del contado assisano, del quale fa bella mostra di sé il torrione orientale, il quale fu eretto a baluardo difensivo proprio nel punto di maggiore passaggio degli eserciti e dei pellegrini diretti alla cittadella francescana.
All'interno del borgo di Petrignano, oltre al castello, merita una qualche attenzione la chiesa di San Pietro Apostolo (1791), contenente affreschi della scuola del Perugino, e la piazzetta dedicata all'eroe risorgimentale Luigi Masi, su cui si affaccia la casa natale dello stesso.
Il presepe vivente di Petrignano
Teatro di infinite vicende d'armi, il castello di Petrignano dal 1978
rievoca la nascita di Gesù per iniziativa e interpretazione degli abitanti del
borgo, inteso come il più importante messaggio di pace per tutti i tempi.
Durante tutto il periodo delle feste natalizie, al tramonto, il torrione e gli
interni del castello, si trasformano in una fedelissima ambientazione ebraica
del presepe. La rappresentazione coinvolge tutti gli abitanti che montano le
scenografie, creano i costumi del tempo ed impersonano i protagonisti storici
della natività.
©2011 Stefano Favero.