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a cura di Francesco Rubino

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 FRANCESCO RUBINO

DAL CASTELLO ALLA CATTEDRALE

 

La splendida e imponente cattedrale di S. Vito domina il castello e la città. In basso: Il castello e la cattedrale di S. Vito visti dal Ponte Carlo.

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Mappa della Repubblica Ceca

  Pianta della città

 

Veduta aerea del castello  Veduta aerea del castello  In primo piano le guglie della chiesa di Tyn a Stare Mesto; sullo sfondo il castello  Tipica cartolina praghese: la Moldava, il Ponte Carlo, il castello con la cattedrale illuminata  Veduta di Praga in inverno: sullo sfondo il castello

 

    Il castello visto dal Ponte Carlo  Il castello e Malà Strana visti dalla collina Petrìn  Il Belvedere; sullo sfondo il castello  Veduta invernale di Ponte Carlo

Filmati sul castello nel sito www.hrad.cz/qtvr/cd/indexp.html


La storia.

Un palazzo dalla facciata neoclassica e una imponente cattedrale dalle linee svettanti: ecco come si presenta quello che per molti versi è il simbolo di una intera nazione, agli occhi dell'ignaro e confuso visitatore, costretto ad aguzzare la vista e cercare attentamente per trovare le solite rassicuranti torri. L'aspetto esteriore del Hrad, come lo vediamo oggi, è il risultato dei lavori di restauro e modernizzazione di due architetti: Nicola Pacassi, architetto di corte dell'imperatrice Maria Teresa (XVIII secolo), non molto amato dai Cechi, e Josip Plecnik, lo sloveno chiamato a Praga negli anni Venti da Masaryk, il primo Presidente della ex Repubblica Cecoslovacca.

Castello assolutamente atipico e lontano dagli stereotipi dell'immaginario collettivo, il Hrad sovrasta la Capitale Ceca e ne domina la quotidianità fin da quando, alla fine del IX secolo, Borivoj, principe dei Premyslidi, edifica il primo nucleo su uno degli originari insediamenti delle tribù slave: da quel momento, chiunque abbia esercitato il suo potere sui Cechi, lo ha fatto dall'alto di questa incantevole città nella città.

La struttura di questo variegato apparato monumentale, attorno al quale la stessa Praga è nata e cresciuta, è stata nei secoli ritoccata e costantemente arricchita. Si pensi, ad esempio, a quel sublime e maestoso scrigno in stile gotico che è la Cattedrale di S.Vito: dall'inizio dei lavori nel 1344, si è giunti all'inaugurazione ufficiale solo nel 1929!

Fortemente voluta dall'imperatore Carlo IV di Lussemburgo (il quale, ancora pretendente al trono, era ansioso di rendere Praga arcivescovato indipendente), la Cattedrale medievale sorse su quella che fu la chiesa di S.Vito fatta costruire nel 929 dal principe Vaclav (san Venceslao, santo protettore del Paese).

Carlo si affidò per i lavori al francese Matthias d'Arras che però ebbe ben poco tempo per imprimere alla costruzione il suo stile, in quanto morì nel 1352. L'imperatore allora convocò il giovane ed abilissimo architetto di origine tedesca Peter Parler. Il suo genio ha lasciato il segno sull'edificio. Ne sono una fantastica dimostrazione il coro della cattedrale (vederlo dal vivo toglie il fiato, ve lo garantisco!), la Zlata brana (Porta d'oro), decorata con un mosaico del XIV secolo di scuola veneziana raffigurante il Giudizio Universale, e la sfarzosissima Cappella di S. Venceslao: la sua vicinanza al Tesoro Reale e le sue 1372 pietre preziose incastonate nelle pareti, la rendono senza dubbio la più interessante delle 22 cappelle laterali. Lo sfavillante Sonder Gotik (Gotico insolito) del Parler ben rappresenta lo splendore di Praga che, sotto la sapiente guida di Carlo, vive un periodo d'oro divenendo la capitale del Sacro Romano Impero. Alla morte del Parler furono i figli a raccoglierne l'ingombrante eredità: condussero i lavori dal 1399 al 1419, incominciando a costruire il campanile, completato poi nei tre secoli successivi. La Tomba Imperiale, vero e proprio mausoleo degli Asburgo, compare nella Cattedrale nella seconda metà del XVI secolo: commissionata da Rodolfo II, fu realizzata dallo scultore fiammingo Alexander Colin. La sontuosa tomba barocca in argento di San Giovanni Nepomuceno, collocata nel deambulatorio, risale alla prima metà del XVIII secolo ed è stata progettata da Josef Emanuel Fischer von Erlach. Fra la seconda metà del XIX secolo e la prima metà del XX, vi fu il definitivo completamento dei lavori: il capolavoro neogotico della facciata con le torri gemelle, il rosone, le bellissime vetrate policrome (una è di Alphonse Mucha, notissimo esponente dell'Art Nouveau), il ripristino della Cripta Reale, dove riposano i sovrani di Boemia (tra cui Carlo IV, Giorgio di Podebrady, Rodolfo II), risalgono a questo periodo.

Di notevole interesse è anche il Vecchio Palazzo Reale, sede dei sovrani di Boemia sino al periodo asburgico. Realizzato in stile romanico nell'XI secolo, è stato ampliato e rimaneggiato fino al XV secolo. Al suo interno vi è la spoglia ma suggestiva Sala Vladislao, costruita da Benedikt Ried tra il 1493 ed il 1502, su richiesta di Vladislao II. Davvero bellissime sono le volte gotiche a costoloni. La sala, testimone nel corso dei secoli di cerimonie solenni ed incoronazioni, mercati e tornei, accoglie oggi l'elezione del Presidente della Repubblica, da parte dell'Assemblea Nazionale. Assolutamente degna di nota anche la Scalinata dei Cavalieri, anch'essa con volta gotica. Vi è una sezione del palazzo, chiamata Ala di Ludvik, all'interno della quale si trova la Cancelleria Boema: questa sala fu lo scenario della defenestrazione dei governatori imperiali (seconda defenestrazione di Praga, 23 maggio 1618), preludio della Guerra dei Trent'Anni.

Molto suggestiva anche la Basilica di S. Giorgio. Non lasciatevi ingannare dalla rossa facciata barocca; una volta all'interno, i vostri occhi potranno ammirare la chiesa romanica più antica e meglio conservata della Boemia. Fu fondata fra il 915 ed il 921 dal principe Vratislao, subendo nel corso dei secoli numerose modifiche (piuttosto stridente il contrasto fra la facciata e le austere torri gemelle). Gli elementi architettonici della navata centrale sono databili fra il X ed il XII secolo. Notevoli gli affreschi duecenteschi raffiguranti la Gerusalemme celeste, posti sulla volta del coro. All'interno della cappella di S. Ludmilla (1200) è custodito il sepolcro, realizzato da Peter Parler, della santa patrona della Boemia.

Proprio accanto alla basilica, vi è il monastero di S .Giorgio. Fu fatto costruire nel 973 da Mlada, sorella del principe Boleslav il Pio: ella divenne la prima badessa del primo monastero della Boemia. Nel 1782, l'edificio fu definitivamente chiuso da Giuseppe II che lo trasformò in una caserma. Fra il 1962 ed il 1974, il monastero fu oggetto di una attenta ristrutturazione: il fine fu quello di rendere questi luoghi adatti ad ospitare la collezione di arte antica boema, tuttora visitabile. La collezione copre il periodo gotico e barocco.

   

Il Vicolo d'Oro (Zlata ulicka) rappresenta senza dubbio uno dei fulcri turistici di Praga: questa stradina dalle minuscole casette colorate, è riuscita a circondarsi di un fitto alone di mistero. Gran parte della arcana ambiguità della splendida città mitteleuropea, emana proprio da qui.

Secondo la tradizione, in questa stradina e nella poco distante Torre Mihulka lavorarono gli alchimisti di Rodolfo II, il bislacco e paranoico imperatore della Controriforma: ben poco interessato agli affari di Stato, grandissimo amante di astrologia, arte e alchimia, si circondò di grandi artisti (Arcimboldo) e famosi scienziati (Keplero, Brahe). Ma fu agli alchimisti (in particolare agli inglesi Kelley e Dee) che chiese di placare la sua enorme sete di superstizione. Fu soprattutto grazie a lui che Praga, nel 1583 nuova corte imperiale ai danni di Vienna, potè godere dei benefici effetti di una nuova età dell'oro, questa volta nel cuore dell'Impero Asburgico. Di certo si sa che questa stradina dovette ospitare i 24 membri della guardia del castello di Rodolfo: solo molto tempo dopo fu abitata da orafi (da cui il nome).

Oggi questa viuzza, durante il giorno sempre affollatissima, è una vera e propria trappola per turisti: i prezzi dei negozietti nelle sgargianti casupole sono esorbitanti!

Nella casetta al numero 22 abitò, fra il 1916 ed il 1917, Franz Kafka. Anche il premio Nobel Jaroslav Seifert abitò in questo vicolo.

   

Notizie utili: il biglietto d'ingresso costa 120 Corone ceche (1 Corona = 55 Lire circa) e dà diritto a visitare la Cattedrale di S.Vito, il Vecchio Palazzo Reale, la Basilica di S. Giorgio e la Torre Mihulka.

Orario di ingresso: tutti i giorni dalle 9.00 alle 17.00 (in inverno dalle 9:00 alle 16:00).

    

  

©2001 Francesco Rubino

   


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