Sei in: Mondi medievali ® Finestra sul passato ® Terra di Bari. Bitonto e il suo territorio


FINESTRA SUL PASSATO:

Terra di Bari. Bitonto e il suo territorio

     a cura di Pasquale Fallacara


 

In alto, un fittone su via Titolo è stato inglobato come cardine all’ingresso di una villa privata.  Sotto, a sinistra, il termine confinario: lato rivolto verso Giovinazzo; a destra, il lato rivolto verso Bitonto.

 

L’Arco Luise a Bitonto    Il termine confinario lapideo fra Bitonto e Giovinazzo in una ricostruzione disegnata di Fallacara    L’Ottocentesca topografia di Santo Spirito  

    

   

Il “Titolo” è costruzione quadrangolare con la parte superiore che termina a cuspide, e che oggi possiamo osservare sul lungomare di Santo Spirito nelle immediate vicinanze di Palese.

Eretto dall’Università bitontina nel 1585, il Titolo segnava proprio il confine fra il territorio della città di Bitonto e quello di Bari. In precedenza, cioè fin dal 1265 la frontiera era segnata da vari “fittoni”, come si evince da molteplici documenti conservati nel Libro rosso di Bitonto. Questi ultimi consistono in grandi blocchi litici verticali infissi nel terreno, dei quali ora ne sono rimasti se non pochissimi esemplari, fra i quali quello situato in via Titolo a Bitonto, una via non lontana dalla spiaggia, ed è inglobato proprio nel muro di cinta di una villetta.

In quello stesso anno accademico, ma sul versante opposto a quello barese, fu posto un altro grandissimo fittone, a delimitare sul litorale il confine questa volta col territorio della città di Giovinazzo. Secondo lo storico locale Brandi, su questo monolite venne scolpita semplicemente la parola “REX”, ma del fittone “regale”, o meglio ciò che ne restava, si son perse le tracce. Probabilmente fu interrato anch’esso durante i lavori per la sistemazione del moderno lungomare.

Orbene, osservando la pianta topografica dell’intero territorio di Bitonto fatta compilare nel 1727 da Michele Rullan, mappa rozza quanto si vuole ma nella quale sono ben evidenti i confini territoriali, e la “Pianta della linea di demarcazione tra la Comune di Bitonto e quella di Giovinazzo”, redatta questa il 2 luglio 1812 dall’agrimensore Nicola Sorgente, possiamo ipotizzare con un buon margine di probabilità che il gradissimo fittone in questione fosse posto sul litorale nella zona attualmente denominata “Caladoro”. Nel corso dei tempi la posizione è mutata, spostandosi il confine sempre più verso Bitonto fino a giungere addirittura nelle adiacenze dell’arco “Luise”, quello dove attualmente residua un ottocentesco “termine confinario” caratterizzato da un blocco litico di piccole dimensioni, alto circa 60 cm e largo 30, sul quale è scolpito, sul versante rivolto a Bitonto “BIT 1890”, e su quello

In una inedita topografia ottocentesca “Regione S. Spirito, schizzo 126, sez. A”, questo piccolo termine è ben evidente, segnato con la dicitura F°1 (fittone n. 1), posto sulla “Via del littorale” al confine tra il territorio del “Comune di Bitonto” e quello del “Comune di Giovinazzo”, e quest’ultimo delimitato dalla proprietà di “Luise Pasquale”. A fine Ottocento, tale confine scorreva lungo la vecchia “Via di Santo Spirito per Giovinazzo” (Provinciale di Giovinazzo), segnato via via da numerosi altri simili termini, oggi purtroppo scomparsi e definitivamente perduti.

C’è davvero da augurarsi che quest’ultimo piccolo termine non sia stato rimosso durante i recenti lavori edili che interessano l’arco “Luise” e le proprietà adiacenti.

           

   

  

©2008 Pasquale Fallacara

    


   torna su

indice

Home