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BIBLIOTECA. PROPOSTE DI LETTURA SUL MEDIOEVO
pag. 107
Gabriele PEPE
Lo Stato ghibellino di Federico II
Laterza, 1951 ss.; ediz. originale 1938
"Le prime monografie di
Pepe apparvero con l’avallo di Benedetto Croce e Adolfo Omodeo. Laterza pubblicò
nel 1938 Lo Stato ghibellino di Federico II; Einaudi, nel 1941, Il
Medio Evo barbarico d’Italia; entrambe le opere vennero positivamente
recensite nella Critica, la prima da Omodeo, la seconda da Croce.
Libro di polemica politica, per ammissione dello stesso Pepe, il primo; l’opera
dell’imperatore veniva seguita, sì, per lumeggiare le origini della tirannide, e
la soppressione di tutte «le libertà politiche […]. Ma a questa tirannide quanto
deve la libera coscienza moderna!» (Lo Stato ghibellino). Centrale era
però lo snodo tematico fra il tentativo, e il fallimento, di una politica
italiana, la costruzione dello Stato nuovo, la lotta contro la Chiesa e la
spregiudicata resistenza di questa. Più di un nesso si intravede fra questo
studio e il volume su La politica dei Borgia (Napoli 1945); ma le pagine
borgiane possono anche essere lette come traduzione di uno degli enunciati
caratteristici del Medio Evo barbarico: 'non c’è stata cosa più funesta nella
storia d’Italia del potere temporale della Chiesa' (Il Medio Evo barbarico
d’Italia, 1941) (dal Dizionario Biografico Treccani)".