La
sorveglianza dei prigionieri è affidata ad una compagnia
distaccata di invalidi,
composta, a seconda delle epoche, da 13 a 60 soldati a
fine carriera, dichiarati inadatti a combattere a causa
della loro salute deficitaria
o della loro forte età.
Con
la Rivoluzione, sotto la direzione dell’Artiglieria di Brest, il Castello
ospita ancora un carcere:
cambia solo il profilo del prigioniero; vengono detenuti
dei nobili, dei preti refrattari, dei Girondini e poi dei
Montagnardi. Non vi si conducono più coloro che non sono
attenti ai buoni costumi, ma piuttosto coloro che
propagano delle idee giudicate ostili dal nuovo Potere. Da
allora, gli ospiti sfortunati che si succederanno a
Taureau, si distingueranno tutti per il carattere politico
della loro incarcerazione. L’ultimo a soggiornare lì fu
il celebre comunardo Louis Auguste Blanqui nel 1871. |