XV
secolo.
Di
nuovo il Castello di Fougères
va a conoscere il fondo della sfortuna. Il valoroso Raoul
II fu a suo tempo il soccorritore, il difensore della
città. Oggi, i d’Alençon sono lontani. Il primo Jean
d’Alençon è stato ucciso
ad Azincourt, ed il secondo Jean è stato fatto prigioniero
a Verneuil. Delle bande mettono a sacco la regione di
Fougères. La città, più o meno lasciata a se stessa, si
rivolge al Duca di Bretagna. D’altra parte, è al Duca
che Jean II d’Alençon vende il Castello di Fougères
per pagare il suo riscatto agli Inglesi, nel 1428. La
piazza fortificata, andrà a ritrovare il suo ruolo di
Cittadella avanzata ? Le manca decisamente un capo,
un’anima, come si vedrà nel 1449.
In effetti, in piena tregua d’armi, un
avventuriero aragonese, di nome Surienne,
alla testa di una truppa inglese, attacca le
fortificazioni nel mezzo della notte. L’effetto sorpresa
è totale, poiché la difesa non è organizzata. Per la
maggior parte, gli abitanti vengono massacrati e la città
viene saccheggiata da cima a fondo. è
un disastro.
Ma
questo episodio drammatico sarà decisivo. Di fronte
all’emozione generale, Carlo
VII riprende infine le armi, questa volta per
buttare fuori dalla Francia gli Inglesi. Quattro anni dopo
è la fine della Guerra dei Cent’Anni. Frattanto
Fougères, dove il Surienne si è trincerato, avrà per
due mesi da subire un nuovo assedio
da parte del Duca di Bretagna, Francesco II. Si sviluppa
una epidemia di peste, e
l’avventuriero deve arrendersi. Il Ducato bretone sembra
dunque poter nuovamente contare sul bastione di Fougères.
Per meglio parare i colpi dell’artiglieria, divenuta
formidabile, il Castello viene dotato di due torri
tozze, a potenti strati, la Françoise
e la Tourasse.
Ma, a partire dal 1488,
sorge un nuovo contenzioso fra la Francia e la Bretagna, e
Fougères va a trovarsi ancora una volta al centro degli
avvenimenti. La Tremoille,
Capitano Generale dell’Esercito Reale, s’impadronisce
vivamente di Saint Aubin e poi di Dol. Egli circonda
immediatamente la piazzaforte. La sua potenza di fuoco ha
ragione delle porte della città, intanto che il
prosciugamento degli stagni mette la cortina del Castello
a portata delle truppe. Fougères cade in
una settimana. Tre giorni dopo, La Tremoille
sconfigge l’Esercito bretone quattro leghe più lontano,
sulla campagna di La Rencontre, vicino a Saint Aubin du
Cormier. Questi giorni portano alla fine
dell’indipen-denza bretone. Senza indugio, il Re
di Francia mette una guarnigione
a Fougères e ve la mantiene. Questa è anche la
fine del ruolo attivo del Castello nella storia militare.
All’ombra del Castello,
divenuto inutile, la città ritrova la pace e si fa
dimenticare… |