Sei in: Mondi medievali ® Medioevo Templare |
MEDIOEVO TEMPLARE |
|
a cura di Vito Ricci |
di Vito Ricci
L’interesse
per i cavalieri del Tempio è sempre molto alto anche dalle nostre parti, come
dimostra la notevole partecipazione di pubblico alla conferenza “I
Templari – Storia e leggenda” che si è tenuta a Trani lo scorso 3
luglio [2005] presso l’auditorium della chiesa di San Luigi. La sala era
gremita e molte persone hanno assistito all’incontro in piedi. La
composizione del pubblico era assai variegata, essendoci persone di ogni età
e di ambo i sessi a dimostrazione che l’interesse per i Templari è diffuso
in maniera trasversale. La conferenza era organizzata dall’Associazione
“Obiettivo Trani”, dal Centro Studi Templari “San Bernardo di Clairvaux”
di Trani e dalla sezione tranese della Società di Storia per la Puglia con il
patrocinio dell’Assessorato alla cultura del Comune di Trani. Relatori della
serata sono stati il dr. Pietro Vitale, studioso degli Ordini Cavallereschi
medievali e Tenente com. (cdo) Corpo Militare E.I. Ass. dei Cavalieri Italiani
del Sovrano Ordine Militare di Malta, e il prof. Paolo Lopane autore del libro
I Templari. Storia e leggenda, da noi in altra sede
recensito.
Il dr. Vitale ha fatto una rapida panoramica sulla genesi degli ordini monastico-militari in Terra Santa nel contesto storico successivo alla Prima Crociata. Il relatore ha affermato che le prime otto Crociate hanno causato circa 2.500.000 morti su una popolazione di 28 milioni di abitanti. Successivamente l’attenzione è stata rivolta alla fondazione e alle vicende relative all’Ospedale di San Giovanni di Gerusalemme fondato intorno al 1050 da alcuni mercanti amalfitani con lo scopo di assistere i pellegrini di ogni fede o razza. L'Ordine di San Giovanni di Gerusalemme - la comunità monastica dedita alla gestione dell'ospedale per l'assistenza dei pellegrini in Terra Santa - divenne indipendente sotto la guida del Beato Gerardo. Con la bolla del 15 febbraio 1113 papa Pasquale II approvò la fondazione dell'Ospedale e lo pose sotto la tutela della Santa Sede. I Giovanniti avevano come finalità prioritaria quella di assistere i pellegrini in Terra Santa, ma con la costituzione del Regno di Gerusalemme ad opera dei crociati si fece sempre più forte la necessità della difesa armata dei pellegrini e della fede contro i Mussulmani ai quali la Terra Santa era stata sottratta. Così gli Ospitalieri assieme ai Templari (ordine fondato intorno al 1118) cominciarono a prendere le armi contro gli infedeli: nasceva la figura del monaco-guerriero. Tutti i Cavalieri erano anche religiosi, legati dai tre voti monastici, di Povertà, di Castità e d'Obbedienza.
Vitale
ha ripercorso le vicende dei Giovanniti dalla perdita di Acri, ultimo baluardo
in Terra Santa, nel 1291, fino a stabilirsi prima a Cipro e poi dal 1310
nell'isola di Rodi. Nel 1523 i Cavalieri furono costretti ad arrendersi
all’esercito del sultano Solimano il Magnifico, e abbandonarono l'isola di
Rodi. Nel 1530 presero possesso dell'isola di Malta, ceduta all'Ordine
dall'Imperatore Carlo V. Fu stabilito che l'Ordine sarebbe rimasto neutrale
nelle guerre tra nazioni cristiane. Nel 1565 i Giovanniti, sotto la guida del
Gran Maestro fra' Jean de la Vallette, difesero l'isola dall'assedio
dei Turchi durato mesi. La flotta dell'Ordine, ritenuta tra le più
potenti del Mediterraneo, contribuì alla distruzione definitiva della potenza
navale degli Ottomani nella battaglia di Lepanto del 1571. Nel 1798 Napoleone
Bonaparte, durante la campagna d'Egitto, occupò Malta, obbligando i
Cavalieri, anche a causa della Regola dell'Ordine che impediva loro di
impugnare le armi contro altri cristiani, ad abbandonare l'isola. Dopo essersi
trasferito temporaneamente a Messina, a Catania e a Ferrara, nel 1834 l'Ordine
si stabilì a Roma dove possiede, garantiti da extraterritorialità, il
Palazzo di Malta, in via Condotti 68, e la Villa sull'Aventino.
Qualche
accenno è stato fatto all’Ordine Teutonico, sorto intorno al 1190 a San
Giovanni d’Acri. Come i Templari e i Giovanniti, i Teutonici si dedicarono
all’assistenza dei pellegrini e alla difesa dei luoghi santi, impegnandosi
nella guerra contro i Mussulmani. Noti come «Fratres hospitalis
Sanctae Mariae Theutonicorum Ierosolimitanorum», essi presero il nome
dalla chiesa, con annesso un ospizio, dedicata a Santa Maria, e situata a
sud-est di Gerusalemme. L’Ordine accoglieva esclusivamente cavalieri
tedeschi, i quali, probabilmente, avevano difficoltà ad entrare in altri
Ordini analoghi. Tra le figure più rappresentative nella storia dei Cavalieri
Teutonici bisogna ricordare Hermann von Salza, Gran Maestro dell'Ordine dal
1211 al 1239, consigliere diplomatico di Federico II ed interlocutore
privilegiato di Onorio III. Nel XIII secolo i Teutonici concentrarono i loro
sforzi nella regione baltica sottomettendo le locali popolazioni pagane. Nel
secolo successivo erano diventati una potenza europea.
Il prof. Lopane, nel suo intervento, ha ripreso molti temi già affrontati nel suo recente libro: la fondazione dell’Ordine Templare da parte di alcuni cavalieri francesi, la novità – non sempre del tutto accettata – della figura del monaco-guerriero sottoposto ad una ferrea disciplina marziale che portava all’obbedienza sino alla morte, la nascita della potenza economica templare con l’accumulo di privilegi, donazioni, elemosine e l’inevitabile decadenza, che seguì con la perdita dell’Outremer e il venir meno delle finalità costitutive dell’Ordine, al rientro in Europa, sino al processo per accuse infamanti e alla soppressione del 1312 decretata da Clemente V su forte pressione di Filippo IV il Bello, re di Francia indebitato con i Templari e desideroso di mettere le mani sulle loro ricchezze.
Lopane, nelle prime battute del suo intervento, ha "messo le mani avanti" affermando che la storia dei Templari ha poco a che spartire con le vicende fanta-storiche esposte ne Il Santo Graal di Baigent, Leigh e Lincoln e nei libri di Dan Brown. Non ha escluso, invece, che alcuni Templari fossero dediti all’alchimia, senza vedere nulla di strano in ciò, visto che anche alcuni Padri della chiesa si erano dedicati a ricavare alcune sostanze chimiche. Ma ciò non giustificherebbe le leggende intorno alla spropositate ricchezze dei Templari ottenute con la scoperta della pietra filosofale oppure con la conoscenza di segreti iniziatici legati all’ermetismo.
Del tutto
inesistenti, secondo Lopane, i presunti legami tra Templari e massoneria
spesso tirati in ballo nei secoli scorsi dal cavaliere Ramsay e dal barone Von
Hund. Si potrebbe al limite parlare, in qualche misura, di un’eredità
morale, laddove possibile. Sono stati fatti alcuni riferimenti all’opera di
Wolfgang von Eschenbach nella quale i Templari sono identificati come i
custodi del Graal: Lopane ritiene che nella trasposizione letteraria
l’autore del Parzival abbia voluto fare riferimento ai Templari, quali
custodi in Terra Santa della pietra angolare-Cristo: tale potrebbe essere il
significato adombrato nel simbolo del Graal che per von Eschenbach era una
pietra magica. Circa i rapporti tra Catari e Templari, spesso evocati in tanta
letteratura massonico-iniziatica, Lopane ha sottolineato come ci sia un forte
contrasto tra il pacifismo ante litteram dei Catari e lo spirito dei
monaci-guerrieri; lo studioso non ha, tuttavia, escluso la possibilità che le
idee catare siano circolate, con un’influenza assai limitata, nelle domus
templari occitane.
Il
pubblico, sollecitato a porre alcune domande ai relatori, è intervenuto
chiedendo a Vitale e Lopane la loro opinione sul Neotemplarismo. Lopane è
stato categorico affermando che non esistono prove oggettive sulla fantomatica
discendenza della massoneria dall’Ordine del Tempio. Più indulgente è
parso Vitale, il quale ha detto che parlare di tale argomento è per lui un
invito a nozze. Ha fatto riferimento all’eredita iniziatica dei Templari:
dopo la soppressione dell’Ordine alcuni cavalieri, sfuggiti alle
inquisizioni, si rifugiarono in Scozia e fondarono la Gran Loggia dei
Cavalieri di Scozia che avrebbe continuato la tradizione esoterica dei
Templari.
È
stato chiesto dei rapporti, purtroppo non molto buoni, tra Federico II e
l’Ordine del Tempio, così come del ruolo svolto dai Templari nella vicenda
della Sindone. Lopane non si è sentito di escludere un loro coinvolgimento
nel trasporto del Sacro Lenzuolo da Costantinopoli sino in Francia. A tutt’oggi
le prime testimonianze documentarie sicure e irrefutabili relative alla
Sindone di Torino risalgono alla metà del XIV secolo, quando Geoffroy de
Charny, valoroso cavaliere e uomo di profonda fede, depose il Lenzuolo nella chiesa da lui fondata nel 1353 nel suo feudo
di Lirey nello Champagne. Forse costui era discendente del precettore di Normandia, e suo
omonimo, morto sul rogo assieme al Gran Maestro Giocomo de Molay. Sono,
tuttavia, solo delle supposizioni.
Qualcuno
ha riportato alcune affermazioni, attribuite a Franco Cardini, secondo le
quali l’idolo barbuto (chiamato Baphomet) potrebbe essere la riproduzione
del volto sindonico. Lopane ha spiegato che Baphomet altro non sarebbe che la
deformazione di Maometto in lingua provenzale e ha ritenuto plausibile la
spiegazione proposta, anche alla luce del ritrovamento di un pannello di
quercia che riproduceva il volto di Cristo morto appartenuto ai Templari.
Lopane ha aggiunto anche che tali riproduzioni erano assai diffuse nel
Medioevo.
È
stata chiesta l’opinione di Lopane sulla probabile origine italiana del
fondatore dell’Ordine del Tempio. Secondo alcuni, infatti si tratterebbe di
Ugo de’ Pagani, nobile originario di Nocera, ove si trasferì una famiglia
di origine bretone. Lo studioso, pur non escludendola del tutto, la ritiene
poco probabile e basata su una trascrizione del ’400 di un documento andato
perduto. Tale trascrizione fu effettuata dal notaio della famiglia de’
Pagani che, per farsi lustro, avrebbe fatto tradurre il latino Hugo de
Paganis di Guglielmo di Tiro in Ugo de’ Pagani. Pur non esistendo nel
Medioevo sulle cartine dello Champagne alcun paese chiamato Payns, ci sono
testimonianze scritte che legano Hugo de Payns al conte di Champagne e questi
ad Andreé de Montbard e suo nipote Bernardo di Chiaravalle, personaggi di
rilievo nelle vicende dei primi anni di esistenza dell’Ordine Templare.
Approfondimenti
Recensioni
del libro di Lopane:
Nel sito storiamedievale.net, rubrica REC:
Vito
Ricci, I Templari tra storia e leggenda
Manlio Triggiani, Templari, cavalieri senza paura (e con qualche macchia)
Inoltre: http://www.modugno.it/archivio/2005/05/i_templari_tra.php
Ordini
cavallereschi:
http://www.stupormundi.it/ordinicavallereschi.htm
Ordine
di Malta (sito ufficiale):
©2005 Vito Ricci