Ibn
Battuta
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I
viaggi
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a cura
e traduzione dall'arabo di Claudia M.
Tresso, contributi di Aldo
Mondino |
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Forse il re in assoluto dei viaggiatori, Ibn Battuta, marocchino di origine berbera, parte da Tangeri nel 1325 per la
Mecca... per farvi ritorno 28 anni dopo, con alle spalle centoventimila chilometri che lo hanno portato ai confini del mondo.
Il sultano di Fes, forse affascinato dai suoi racconti, decide dunque che i suoi diari diventino un libro e affida a Ibn Juzayy, giovane letterato di origine andalusa, la scrittura dei
Viaggi che escono col titolo Un dono di gran pregio per chi vuol gettar lo sguardo su città d'incanto e peripli
inconsueti. Ibn Battuta, uomo con alle spalle salde conoscenza della legge e del Corano di cui si servirà nei suoi viaggi per essere di volta in volta consulente di questo o quel reggente, non è dunque lo scrittore dei suoi diari, ma la fonte “primaria” di Ibn Juzayy che ai diari aggiunge certamente del suo, almeno nella forma.
Ibn Battuta, del resto, i suoi appunti li ha persi in mare, anni prima, durante un naufragio. Ma ricorda. Ricorda soprattutto gli uomini ( ma anche le donne) e i diversi personaggi del grande mondo della Umma musulmana, nella terra
dell'Islam nella quale ha scelto di viaggiare.
Curioso, attento, intelligente, preciso a volte sino all'ossessione, Ibn Battuta dedica poco del suo tempo a raccontare la geografia e i paesaggi e si concentra sulle persone di cui narra ciò che sa o ha visto, e i tanti aneddoti raccolti. Quando non ricorda, forse, si aiuta con la fantasia, motivo che gli varrà lo scetticismo dei contemporanei arabi che non ne decreteranno la fortuna, arrivata, postuma, nei secoli.
Quasi contemporaneo di Marco Polo, è, col viaggiatore italiano, uno dei grandi testimoni dell'antichità e un riferimento importante per la storiografia medievale.
Nel prezioso lavoro presentato da Einaudi, con le illustrazioni di Aldo Mondino,
I Viaggi sono stati tradotti dall'arabo da Claudia Tresso, arabista dell'Università di Torino. Opera fondamentale, con note esplicative accurate, che merita un posto nella libreria di chi ama la storia, l'avventura e, ovviamente, lo spirito del viaggio.
Em.
Gio.
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