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GLENDA BOLLONE - FEDERICA SESIA
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Castelli
e casate
Il
Piemonte all’epoca dei Franchi
Quando i Franchi estesero il loro domino anche sull’area piemontese, si determinò un afflusso di personaggi importanti provenienti dalla Francia che ben presto costituirono una nuova classe dirigente. Alcuni di questi personaggi furono i capostipiti di grandi dinastie, che rivestirono un ruolo significativo nella storia del Piemonte medievale, come gli Anscarici o gli Arduinici.
Gli
Anscarici
Anscario
I, giunto dalla Francia come funzionario, fu investito da Guido di Spoleto della
Marca d’Ivrea, un territorio molto esteso e strategicamente importante.
Gli
Anscarici, pertanto, iniziarono un processo di “dinastizzazione” del titolo
marchionale, diventando sempre più potenti e pericolosi, tanto che Ugo di
Provenza, investito del titolo di re d’Italia
nel 926, decise di allontanarli dalla Marca di Ivrea.
Anscario II morì in combattimento durante uno scontro con l’esercito di Ugo di Provenza e suo fratello Berengario dovette fuggire in Germania. La Marca di Ivrea, quindi, venne suddivisa in circoscrizioni minori.
Berengario, successivamente, rientrò in Italia con l’appoggio di Ottone I di Sassonia e nel 950 divenne a sua volta re d’Italia ma dovette comunque accettare il nuovo assetto territoriale della Marca di Ivrea.
Gli Aleramici
Famiglia comitale di origine franca, discendente da Aleramo, signore nel Vercellese e nell'Acquese, che fu fatto marchese da Berengario II e investito da Ottone I di numerosi feudi in Piemonte.
Dal matrimonio tra Aleramo e Gerberga, figlia di Berengario II, nacquero Oddone I, da cui discesero i marchesi di Monferrato, e Anselmo, da cui discesero i marchesi di Savona.
La marca degli Aleramici comprendeva vasti territori tra cui l'attuale Monferrato, una parte del Vercellese, il comitato di Vado e Savona e il comitato di Acqui.
©2001 Glenda Bollone e Federica Sesia