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BITETTO, PALAZZO BARONALE
a cura di Luigi Bressan
scheda cenni storici approfondimento video
L'ingresso del palazzo baronale.
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Conservazione: ruderi.
Come arrivarci: a 15 km da Bari, verso S-O, in direzione Cassano-Santeramo sulla provinciale 271.
I resti del castello medievale, tranne alcune tracce all'interno del complesso, sono irriconoscibili all'esterno, in quanto inglobati in una costruzione fortificata del secolo XVIII proprietà dei baroni De Ruggiero. Attualmente l'edificio appartiene ad altri proprietari. Nell'abitato sono anche visibili resti della cinta muraria e delle torri medievali.
«Arrivando da Bari ci troviamo dinanzi all’antica porta della città, Porta Piscina o Porta Barese, l’unica sopravvissuta a testimonianza dell’antico sistema di accessi alla città fortificata, e da cui si diparte una delle vie principali del centro antico, via Porta Piscina, che collega la porta con la piazza Cattedrale. Sulla porta, che ingloba una torre medievale scoperta in un recente restauro, sono posizionati uno stemma ed una lapide a testimonianza dei lavori di restauro condotti nel 1643 per opera del principe Flaminio de Angelis, signore di Bitetto. A ridosso della porta e dell’antica cinta muraria, si erge il Palazzo Baronale, un complesso architettonico di notevole pregio, costruito intorno al 1773 dalla famiglia Noja, nobili facoltosi di Mola che nel 1743 acquistarono il feudo di Bitetto dal Principe Carmine de Angelis. Infatti, il Palazzo settecentesco sorgendo a cavallo delle mura, oltre a comprendere al suo interno un nucleo più antico di origine medievale, ingloberà anche il palazzo cinquecentesco del principe De Angelis, attualmente adibito ad abitazione privata. Varcata Porta Piscina, ci addentriamo nel cento antico attraverso una delle vie che, dalla piccola piazza antistante la Porta, si dipanano all’interno configurando un sistema di percorsi molto complesso e tortuoso che, insieme a qualche edificio di aspetto fortificato, riflette il carattere difensivo della città. Percorrendo via Leonese, il tessuto urbano ci appare subito molto compatto, con una trama viaria tortuosa e labirintica, secondo una tradizione tipicamente medievale, ma che nei vicoli cechi, nelle corti e negli archi richiama alla memoria, insieme alle mura bianche delle case, alcuni centri orientali. Corte Leonese, primo vicolo cieco che incontriamo sulla destra della via omonima, conserva ancora un tratto di pavimentazione in pietra originario. In via Leonese, degno di nota è l'edificio medievale noto come la Casa dei Cavalieri di Malta. La misteriosa casa-torre si sviluppa su tre livelli, intorno ad una corte interna, con due lati disposti ad angolo retto prospicienti la strada. L'emblema posto sulla porta principale del prospetto Est è attribuito alla nobile famiglia De Nicolò che nel Seicento occupò il palazzo».
http://www.barisera.it/bitetto.htm
©2003 Luigi Bressan; aggiornamento 2012. La foto riquadrata è tratta dal sito it.123rf.com. Il video non è stato realizzato dall'autore della scheda.