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BIANZANO, BORGO MEDIEVALE
segnalato da Marilena Vitali, dal sito dell'Associazione di Promozione Culturale e Turistica Pro Bianzano
Immagini del borgo
Come arrivarci: dalla Strada Statale 42 (da Bergamo verso Lovere), circa a metà del lago d’Endine, dopo il comune di Spinone al Lago, imboccare a sinistra la strada provinciale che, oltrepassato il comune di Ranzanico e in direzione della Valle Rossa, giunge a Bianzano dopo 8 Km.
Bianzano, piccolo borgo medievale delle valli bergamasche, sorge su di un piano soleggiato, interposto tra la Val Cavallina e la Val Seriana; è situato lungo la strada che percorre la pittoresca e boscosa Valle Rossa (trasversale alle due valli precedentemente citate), gode di un’ottima posizione panoramica con bellissime vedute sul lago di Endine e sulle montagne circostanti.
Con i suoi 520 abitanti, dista da Bergamo circa 35 KM, si trova a 600 metri sul livello del mare e a 300 metri sul livello del lago di Endine.
Il centro storico di Bianzano ripropone la struttura di un antico borgo medievale, che si raccoglie intorno all’imponente castello del XIII secolo. Le vecchie abitazioni, l’una a fianco dell’altra, sono disposte a filare lungo la via Forcella e sono rivolte verso la valle sottostante e il lago di Endine. Numerose case conservano tuttora caratteristici cortili e in alcune si possono ammirare vecchi pozzi e bellissime "logge", che testimoniano l'antica civiltà contadina bergamasca.
Tra le vie più caratteristiche del paese ricordiamo: Strada degli Asini, Strada Sottotorre, Piazza Vecchia, Via degli Orti, Via Forcella...
Il centro storico di Bianzano è praticamente inalterato. Ciò rende il paese particolarmente adatto ad ospitare la rievocazione storica: nei cortili più caratteristici ed affascinanti i quadri viventi di vita e tradizioni passate portano indietro nel tempo e colpiscono l'occhio del turista affascinato.
Passeggiando per
Bianzano si ha l’impressione di vivere in un’altra dimensione, in un’altra
realtà, avulsa dalla frenesia e dal caos della vita cittadina e si assapora
il piacere di tornare indietro nel tempo per riscoprire da vicino la
semplicità e la bellezza di ciò che ci circonda.
Gli storici fanno derivare il nome Bianzano dal latino Blandianum, a
sua volta derivante dal nome del console romano Blandio.
Il fatto che questo nome di località abbia una chiara derivazione romana non costituisce difficoltà per chi conosce la storia della Gallia Cisalpina. Paesi di montagna al pari o meno consistenti di Bianzano, ad esempio Castro (derivante da Castrum, accampamento) e Predore (derivante da Praetorium), ci ricordano le stazioni militari delle legioni romane che si accampavano sulle sponde miti del lago d’Iseo.
I Blandi godevano di una notevole reputazione a Roma. Infatti per non demeritare del grado di rappresentante di Roma, Blandio dovette operare con zelo a Bergamo e provincia nel campo dell’edilizia.
Un’impronta di quest’attività dovette risentire il paese di Bianzano, a cui aveva dato il nome sostituendolo al celtico Lugdunum (Bel monte), di cui rimane il nome nella strada che dal fondo valle Cavallina sale all’abitato, che è detta tuttora Ludù.
Le due località dominanti il paese si chiamano tuttora Dos Martì e Giosmel. Dos Martì deriva da Domus Martis (la casa di Marte, il Dio della Guerra), Giosme da Iovis Melioris (il tempio di Giove benigno).
Il colle è tuttora
alberato di querce (la quercia era sacra al padre degli dei). Anche i boschi
circostanti portano un nome che sembra avere relazione con detta divinità:
Giodì Grande e Giodì Picen (consacrati al dio Giove)
©2009. Questa pagina è precedentemente apparsa nel sito www.cortedeisuardo.com/index.htm, ed è qui ripubblicata con il consenso dell'Associazione di Promozione Culturale e Turistica Pro Bianzano.