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pag. 3, a cura di Olimpia Amati
Le
ricette del mese
(febbraio
2003)
La granea di frumento (ricetta dell’antica Roma)
Lu farsumagrufaya (Sicilia, seconda metà del 1200, periodo di Carlo I d’Angiò)
Dulcia domestica (dal De re coquinaria, attribuito a Marco Gavio Apicio).
Catone
LXXXVI – «Graneam triticeam sic facito:
"La granea
(grano) di frumento si fa così:
Questa
ricetta risale ai tempi del tremendo “censore” Marco Porcio Catone (Tuscolo
234 - Roma 149 a.C.), e se il suo motto era: «discere, non perdiscere»,
provate a trarre voi stessi una conclusione!
In tutti i
casi, buon appetito!
Ingredienti:
Preparazione
Stendere la
fresa a braciola sul marmo ed appiattirla a circa mezzo centimetro con il
batticarne.
Sopra
distribuire le uova sode tagliate a fette, il caciocavallo, il lardo tritato,
l’erba cipollina tritata; arrotolare la carne e legarla come un salame.
Farla
rosolare nell’olio, con aglio e prezzemolo e farla cuocere a fuoco molto
moderato e recipiente incoperchiato, spruzzandola ogni tanto con il vino.
Servirla
fredda a fette sottili con insalata di finocchio crudo condita con olio, sale e
succo di limone.
«Accipes
similam, coques et in aqua calida, ita ut durissimam pultam facias, deinde in
patellam expandis. Cum rifriserit, condicis quasi ad dulcia et frigis in oleo
optimo. Levas, perfundis mel, piper aspergis et inferes. Melius feceris, si lac
pro aqua miseris» (Apicio VII, XIII).
"Prendi fior di farina e cuocila in acqua calda in modo da farne una pasta calda; poi distendila in padella. Quando si sarà raffreddata tagliala a forma di dolci (a bocconcini) e friggila nel migliore olio caldo. Toglila, bagnala di miele, cospargila di pepe e porta in tavola. Farai meglio se userai latte invece di acqua".
Nota. Tutte le ricette di questa pagina sono tratte fedelmente dal libro La cucina del Sud (di Giorgio Cretì, Capone editore, Lecce 2000).