Adla magione del Tau: vestire nel
Medioevo
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Abbigliamento e accessori del XIII secolo
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di
Andrea
Guerzoni - Remo Buosi -
Alessandro Strinati
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«Se
è possibile cogliere anche minimamente lo spirito che animò l'umanità in un dato periodo della sua storia
attraverso la poesia, senza per questo divenirne
in alcun modo censori, è altresì vero che si può tentare, con la cautela che il caso richiede, di comprenderne le quotidiane condizioni di vita tramite un aspetto fino ad ora considerato marginale, ma da noi ritenuto del tutto consono a rendere, di quanti uomini e donne ci hanno preceduto nel difficile compito di vivere, un'immagine meno lontana e soprattutto scevra da quegli stereotipi che fatalmente il tempo ha costruito:
l'abbigliamento.
Il
nostro scopo dichiarato è quello di illustrare
al lettore, senza falsi idealismi o preconcetti,
l'abbigliamento del Duecento, in particolare dal
1200 al 1290 circa, con immagini di
ricostruzione fotografica e con una sorta
di scheda tecnica che permetterà di
conoscere, d'ogni abito, il tipo di tessuto, il
modello, l'evoluzione nel tempo, gli accessori e
tutte le curiosità ad esso legate; per quanto
riguarda poi i cavalieri e gli armati in genere
saranno descritte le principali armi - da difesa
e da attacco, da botta o da lancio -
illustrandone i mutamenti nel corso di tutto il
secolo [...].
La
forma da noi scelta per illustrare i vari
argomenti è essenziale poiché abbiamo
preferito, come già detto più volte, far
parlare le immagini; il testo e le
fotografie dei personaggi sono accompagnati da
un cospicuo numero di miniature tratte da
manoscritti del 1200 e da sculture policrome
coeve, per consentire un raffronto pur minimo
con l'iconografia medievale. [...]
Ci
sarebbe piaciuto estendere questo lavoro
analizzando anche le caratteristiche, seppur
minime, dell'abbigliamento delle varie zone
d'Italia, ma ne sarebbe risultata un'opera al di
sopra dei nostri mezzi. va comunque detto che
gioca in qualche modo a nostro favore il fatto
che nel XIII secolo - almeno sino alla sua metà
- a parte peculiari adattamenti locali, la moda
era generalmente uniforme soprattutto nel taglio
degli abiti, per cui ci azzardiamo ad asserire
che uno stesso capo era confezionato in modo
simile sia in Piemonte sia in Puglia, pur con
minime differenze.
Il
Duecento fu, a nostro avviso, un periodo di
transizione nel campo dell'abbigliamento,
poiché in esso si trovano ancora reminiscenze
di mode passate ed embrioni di nuove tendenze,
che sbocceranno solo verso la fine del secolo
per poi proseguire e giungere a compimento nel
1300, dove possiamo iniziare a parlare di moda
all'italiana, alla francese, ecc.
Maggiori
differenze ed innovazioni, come di seguito
illustreremo, si trovano nel campo
dell'equipaggiamento militare, dove l'Italia si
distingue dal resto dell'Europa occidentale per
le diverse condizioni climatiche ed i continui
contatti con il mondo orientale».
Dall'Introduzione
del volume
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